Morto graziano mesina, storico esponente del banditismo sardo: aveva 83 anni

2025-04-12 14:08:17
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Graziano mesina, figura controversa del banditismo sardo degli anni sessanta e settanta, è morto all’età di 83 anni. L’ex latitante, noto come “il sequestratore di anela”, era stato scarcerato lo scorso aprile dal carcere di nuoro per gravi condizioni di salute dopo quasi 60 anni di detenzione, principalmente nel regime di 41 bis.

La carriera criminale di mesina iniziò nel 1960 con una condanna per furto. Negli anni successivi accumulò numerosi reati, tra cui rapine, sequestri di persona e almeno 7 evasioni dal carcere. Il caso più celebre rimane il sequestro del 1968 del piccolo farouk kassam, figlio di un imprenditore milanese, che tenne in ostaggio per mesi nelle campagne sarde.

La vicenda giudiziaria di mesina ha diviso l’opinione pubblica. Il legale salvatore basile ha dichiarato: “su di lui c’è stata una sorta di accanimento. Quando è morto pietro masala, l’ultimo grande bandito, mesina rimase l’ultimo simbolo di un’epoca”. D’altro canto, le vittime dei sequestri hanno spesso sottolineato il trauma subito e l’impatto sociale del fenomeno banditesco.

Il banditismo sardo, fenomeno complesso radicato nel contesto socioeconomico dell’isola, raggiunse il picco negli anni settanta con oltre 200 sequestri registrati. Mesina divenne un caso emblematico per la durata della detenzione e le ripetute richieste di scarcerazione avanzate dai suoi sostenitori, respinte da 17 procure penali diverse nel corso degli anni.

Negli ultimi anni, le condizioni di salute precarie – tra cui problemi cardiaci e al parkinson – avevano portato a ripetuti ricoveri. La decisione di concedere la libertà condizionata aveva riaperto il dibattito sul trattamento dei detenuti anziani e sul bilanciamento tra giustizia e diritto alla salute.

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